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Etichettatura energetica. In vigore il regolamento per condizionatori e pompe di calore

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Con il Regolamento n. 626/2011/Ue, la Commissione europea ha stabilito che dal 1° gennaio 2013 cambieranno le etichette che indicano il consumo energetico dei condizionatori d'aria e pompe di calore.

Tutti sappiamo quanto il consumo di energia elettrica dei condizionatori d'aria incida sul consumo domestico globale di energia elettrica. E sappiamo anche come l'etichetta energetica può essere un valido aiuto per il consumatore che voglia orientare le sue scelte verso prodotti con ridotti consumi elettrici.

Come accade per i più comuni elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, ecc.), anche i condizionatori d'aria domestici sono dotati di un'etichetta energetica che informa il consumatore sui consumi dell'apparecchio che sta comprando.

Negli ultimi anni gli sviluppi tecnologici nell'ambito del miglioramento dell'efficienza energetica dei condizionatori d'aria sono stati molto rapidi e le apparecchiature oggi presenti sul mercato (fatta eccezione per i condizionatori d'aria a singolo e doppio condotto) sono in grado di conseguire livelli di efficienza energetica più elevati di quelli della classe A, fissati dalla direttiva 2002/31/Ce.

Per dar conto dei miglioramenti tecnologici avvenuti in questi anni, la Comunità europea ha varato il Regolamento n. 626/2011/Ue che introduce due nuove scale di efficienza energetica e modifica le prove di efficienza, nelle quali viene imposto di adottare il metodo di misurazione dell'efficienza stagionale.

Il Regolamento disciplina anche i condizionatori d'aria reversibili, che altro non sono che le pompe di calore. Infatti, si chiama pompa di calore quel tipo di condizionatore d'aria dotato di valvola reversibile, che cambia la direzione di scorrimento del fluido refrigerante e permette così sia di apportare sia di estrarre calore da un locale di un edificio.

Ambito di applicazione

Le disposizioni del Regolamento si applicano ai condizionatori d'aria di tipo aria/aria con capacità nominale fino a 12 kW per il raffreddamento (o per il riscaldamento, se dotati della sola funzione di riscaldamento).

Non si applicano invece ai condizionatori d'aria il cui il condensatore e/o l'evaporatore non utilizzano aria per il trasferimento termico.

Per quanto riguarda i condizionatori a doppio e singolo condotto, si devono continuare ad applicare gli indicatori di efficienza energetica stabilizzati, in quanto attualmente non esistono in commercio unità dotate di tecnologia modulabile.

Ai fini del Regolamento, il condizionatore d'aria a doppio condotto è “un condizionatore d'aria, interamente situato all'interno dell'ambiente da condizionare, vicino a una parete, in cui nella fase di raffreddamento o di riscaldamento l'aria esterna entra nel condensatore (o nell'evaporatore) da un primo condotto ed è restituita all'ambiente esterno mediante un secondo condotto”.
Mentre il condizionatore d'aria a singolo condotto è “un condizionatore d'aria in cui, nella fase di raffreddamento o di riscaldamento, l'aria che entra nel condensatore o nell'evaporatore è prelevata nel locale contenente l'unità ed è restituita all'esterno di tale locale”.

Le disposizioni del Regolamento saranno applicate a partire dal 1° gennaio 2013.

I condizionatori d'aria immessi sul mercato prima del 1° gennaio 2013 devono essere conformi alle disposizioni della direttiva 2002/31/Ce.

Il nuovo metodo di calcolo

L'efficienza energetica di un refrigeratore si misura con l'indice di efficienza energetica, spesso indicato dalla sigla EER (Energy Efficiency Ratio). Nel caso dei condizionatori d'aria, l'indice di efficienza energetica EER ci dice quanti kWh frigoriferi la macchina è in grado di produrre a partire da 1 kWh elettrico. Ad esempio, l'indice di 2,69 significa che per ogni kWh elettrico assorbito, il condizionatore ne fornisce 2,69 sotto forma di energia frigorifera.

Il nuovo Regolamento stabilisce che il metodo di misurazione dell'indice di efficienza elettrica debba essere calcolato tenendo conto anche delle condizioni stagionali delle diverse zone climatiche europee. In altre parole, l'efficienza del condizionatore deve essere calcolata in base alla temperatura esterna del luogo in cui si trova l'edificio da raffreddare.

Nel caso in cui il condizionatore sia reversibile (pompa di calore), sull'etichetta deve essere riportato anche il coefficiente di prestazione (COP). Il COP, analogamente all'indice EER, rappresenta con un semplice numero il rapporto tra il calore utile fornito dalla pompa di calore e l'energia elettrica utilizzata per estrarre questo calore.

Anche per la misurazione di questo parametro si applica il metodo stagionale. Quindi nelle nuove etichette non saranno più riportati i parametri COP e EER ma i parametri SEER (indice di efficienza energetica stagionale) e SCOP (coefficiente di prestazione stagionale).

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Le nuove classi energetiche

Il nuovo metodo di calcolo delle prestazioni porterà dal 1° gennaio 2013 a riclassificare le apparecchiature e, di conseguenza, i condizionatori d'aria split, da finestra e da parete dovranno adeguarsi alla nuova scala di efficienza energetica A-G. Solo a partire dal 1° gennaio 2015 si aggiunge un “+” ogni due anni, per giungere infine alla classe A+++.

In altri termini:
  • i condizionatori d'aria immessi sul mercato dal 1° gennaio 2013 e appartenenti alle classi di efficienza energetica A, B, C, D, E, F, G dovranno riportare l'etichettatura conforme all'allegato III, come da esempio su riportato;

  • i condizionatori d'aria commercializzati a partire dal 1° gennaio 2015 e appartenenti alle classi di efficienza energetica A+, A, B, C, D, E, F, dovranno riportare l'etichettatura conforme all'allegato III del Regolamento (vedi Riferimenti);

  • i condizionatori d'aria commercializzati a partire dal 1° gennaio 2017 e appartenenti alle classi di efficienza energetica A++, A+, A, B, C, D, E, dovranno riportare l'etichettatura conforme all'allegato III del Regolamento (vedi Riferimenti);

  • i condizionatori d'aria commercializzati a partire dal 1° gennaio 2019 e appartenenti alle classi di efficienza energetica A+++, A++, A+, A, B, C, D, dovranno riportare l'etichettatura conforme all'allegato III, come da esempio che segue (vedi Riferimenti).

Condizionatori a doppio e singolo condotto

“Per quanto riguarda i condizionatori a doppio e singolo condotto, si devono continuare ad applicare gli indicatori di efficienza energetica stabilizzati, in quanto attualmente non esistono in commercio unità dotate di tecnologia modulabile. I condizionatori a singolo e doppio condotto devono avere la scala A+++ - D, poiché non esiste una riclassificazione adeguata per queste apparecchiature. Laddove questi apparecchi intrinsecamente meno efficienti possono raggiungere solo la classe A+ della predetta scala, quelli più efficienti possono situarsi nella classe di efficienza energetica A+++”.

Risparmi consegubili

Il Regolamento afferma che “l'effetto combinato dell'etichettatura energetica fissata dal presente regolamento e dal regolamento recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche in materia di progettazione ecocompatibile dei condizionatori d'aria potrebbe portare a un risparmio annuo del consumo di energia elettrica pari a 11 TWh da qui al 2020 rispetto alla situazione che si verificherebbe qualora non fossero adottate misure”.

(di Maria Antonietta Giffoni)




Pubblicato il 20-02-2013

(Articolo tratto dal sito: www.nextville.it)


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